Sciacca

Cassette di polistirolo sulla spiaggia della Foggia: scoppia la protesta

Era già accaduto lo scorso settembre, nell'area del porto

Una veduta del porto di Sciacca

Cassette di polistirolo sulla spiagga della Foggia a Sciacca. Esattamente per come era già accaduto lo scorso settembre al porto. Il circomare di Sciacca - secondo quanto riporta oggi il Giornale di Sicilia - effettuerà dei controlli. Il presidente della cooperativa Pescatori di Sciacca, Nino Randazzo, ha sempre attribuito la responsabilità, in larga parte, a venditori di pesce abusivi che opererebbero nella zona del porto, abbandonando poi le cassette in mare. Secondo Randazzo la responsabilità non è di operatori della pesca che, magari da natanti, abbandonano le cassette. E Randazzo ha ricordato che, anni fa, quando lui era assessore al Comune, si è persa la possibilità di ottenere un finanziamento europeo per l’acquisto di "un eco-boat per la pulizia delle spiagge. Il Comune non avrebbe speso nulla, ma avrebbe soltanto dovuto approvare la delibera – aggunge Randazzo - perché il finanziamento europeo avrebbe coperto interamente la spesa per l’acquisto".

Dall’ex presidente del consiglio comunale, Calogero Bono, esperto di questioni della pesca e direttore amministrativo della cooperativa Madonna del Soccorso, è arrivata - sempre attraverso le colonne del Giornale di Sicilia - un’altra chiave di lettura. Per Bono le cassette "sono le stesse che periodicamente compaiono in mezzo al porto in quanto le correnti le spingono da sotto il piazzale che è vuoto e dove ristagna l’acqua. Gli avventori che comprano il pesce giornalmente in porto, svuotano le cassette e le lasciano ovunque, in ambito portuale. Poi vanno a finire in acqua. Dopo sono le correnti a spostarle. Quanto è accaduto adesso è il frutto di mesi e mesi di abbandoni di cassette in porto. I pescatori – aggiunge Bono – non hanno alcun interesse ad abbandonare cassette in mare. Qualcuno, sbagliando, potrà anche farlo quando la cassetta si rompe, ma sono casi sporadici". 


Si parla di