Raffadali

Ancora una rottura della condotta del Voltano, Cuffaro sbotta contro Girgenti Acque

Cuffaro: "Lunedì mattina mi recherò nella sede di Girgenti Acque per chiedere ufficialmente l’aumento della dotazione giornaliera, in maniera tale da recuperare le ore perse per la riparazione della conduttura e poter così ripristinare la normale turnazione

Silvio Cuffaro

Terza rottura in pochi giorni per la conduttura del Voltano che porta l’acqua a che a Raffadali che farà slittare ancora almeno di un giorno i turni di erogazione idrica.

Un problema ormai annoso, quello della rete idrica, ma che si ripresenta in tutta la sua drammaticità specie nei mesi estivi.

“La situazione è diventata ormai insostenibile – ha affermato il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro – con i turni di erogazione che sono ormai al limite della sopportazione e non degni di un paese civile.

Guasti su guasti, rotture su rotture che dilatano sempre più i turni proprio nel periodo in cui il consumo di acqua è maggiore, non solo per via delle temperature più alte, ma anche perché la coincidenza della festa patronale richiama a Raffadali numerosi emigrati e i residenti superano di gran lunga le quindicimila unità.

Capisco benissimo che la colpa delle rotture non può essere ascritta a Girgenti Acque, anzi il mio plauso, il mio ringraziamento e la mia solidarietà vanno a quegli operai che anche nei giorni festivi lavorano affinché il servizio sia garantito, ma Girgenti Acque potrebbe sopperire a all’imponderabile.

Lunedì mattina – ha aggiunto Cuffaro - mi recherò nella sede di Girgenti Acque per chiedere ufficialmente l’aumento della dotazione giornaliera, in maniera tale da recuperare le ore perse per la riparazione della conduttura e poter così ripristinare la normale turnazione.

I 35 litri al secondo attuali non sono più in grado di far fronte alla normale richiesta, figuriamoci in situazione di emergenza.

L’aumento dei residenti – conclude il sindaco - richiede una maggiore dotazione idrica e a Girgenti Acque chiederò di adottare tutte quelle misure necessarie per far fronte all’emergenza”.    


Si parla di