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Droga, maxi inchiesta "Ballarò": fissata la sentenza per 33 imputati

Il presidente del collegio Maria Alessandra Tedde dopo le ultime arringhe ha fissato il verdetto per il primo marzo

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Il primo marzo, a distanza di quasi un anno dalla requisitoria del pm Santo Fornasier, sarà emessa la sentenza del processo  scaturito dall’inchiesta antidroga “Ballarò. Questa mattina il collegio di giudici presieduto da Maria Alessandra Tedde, con a latere Giancarlo Caruso e Ornella Zelia Maimone, ha dato la parola ai difensori per le ultime arringhe e poi ha disposto un rinvio di una settimana per emettere il verdetto. 

Il pm, al termine della requisitoria, aveva chiesto solo sette condanne. Per gli altri trentatrè imputati il decorso del tempo ha cancellato gran parte delle accuse che, per il resto, “sono state chiarite dal dibattimento”.

Gli imputati sono: Angelo Alabiso, 32 anni, Dario Balsamo, 35 anni, Maria Stefania Concetta Bonaffino, 41 anni, Michele Bonvissuto, 45 anni, Francesco Bosa, 42 anni, Francesco Calderaro, 28 anni, Giuseppe Cambiano, 33 anni, Salvatore Carusotto, 44 anni, Angelo Castagna, 58 anni, Pietro Cavallo, 40 anni, Maurizio Consagra, 26 anni, Gaetano Di Bartolo, 43 anni, Angelo Di Pietro, 27 anni, Carmelo Federico Savio, 32 anni, Francesco Florio, 38 anni, Francesco Incorvaia, 45 anni, Alessandro Licata, 31 anni, Domenico Lombardo, 75 anni, Francesco Lombardo, 34 anni, Gaspare Lombardo, 46 anni, Carmelo Marino, 35 anni, Giacomo Marino, 42 anni, Nicola Fabrizio Marino, 37 anni, Enrico Marra, 31 anni, Marco Morello, 32 anni, Salvatore Napoli, 41 anni, Marco Russo, 49 anni, Baldassare Ruvio, 52 anni, Salvatore Scalisi, 48 anni, Erica Sgreva, 28 anni, Andrea Spiteri, 45 anni, Giovanni Tardino, 46 anni, Salvatore Gueli, 41 anni,  Gaspare Gaetano Trigona, 32 anni, Angela Valletti, 38 anni, e Carlo Valletti, 36 anni.

La requisitoria è stata scandita già nelle prime quattro udienze con le relative richieste conclusive illustrate per singoli capi di imputazione. Tre le condanne richieste nella prima parte: 3 anni e 6 mesi per Cambiano, 2 anni e 6 mesi per Incorvaia e 3 anni e 3 mesi per Di Bartolo. Assoluzione per Licata, Federico Savio, Castagna, Napoli, Vitali, Francesco Lombardo, Bosa, Morello, Spiteri e Scalisi; prescrizione per Bonvissuto, Florio, Ciccatello, Balsamo e Di Pietro. Nella seconda udienza sono state trattate altre cinque posizioni.

Il pm Fornasier aveva chiesto la riqualificazione in fatto “di lieve entità” e la conseguente prescrizione dei reati contestati per Calderaro, Sgreva e Bonaffino. Assoluzione perché il fatto non sussiste per Trigona: anche per lui un capo di imputazione è stato ritenuto prescritto dopo essere stato riqualificato. Due anni di reclusione per Gueli con una assoluzione relativa a un singolo capo di imputazione. Assoluzione perché il fatto non sussiste per Russo. Poi sono state trattate le posizioni di Consagra, Cannizzaro, Cavallo e i due Valletti. Fornasier ha chiesto la condanna di Cannizzaro a 4 anni di reclusione;  4 anni e 6 per Consagra. Infine: per Domenico Lombardo 3 anni; per tutti gli altri assoluzione.  


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