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I piccoli intonano l'Inno di Mameli, la Questura pianta il seme della legalità: emozioni in piazza Cavour

La banda musicale della polizia di Stato, con le sue note, ha "abbracciato" l'intera città

Il seme della legalità è stato piantato. La Questura di Agrigento ha voluto fare memoria - lasciando l'esempio - di chi voleva, nel 1992, servire lo Stato ed è saltato in aria a Capaci e in via D'Amelio per difendere i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Stamani, in piazza Cavour, si è esibita la banda musicale della polizia di Stato che, con le sue note, è riuscita ad "abbracciare" l'intera Agrigento. 

"Nel 'Giardino dei giusti', alla Valle dei Templi, - ha ricordato il questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, - alla presenza del capo della polizia andremo a collocare due targhe, al fianco agli ulivi che ricordano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con i nomi dei nostri ragazzi: Antonio, Rocco e Vito, Claudio, Emanuela, Agostino e Walter. Ragazzi che 27 anni fa sono andati in Cielo e anche nella 'Valle dei giusti' saranno al fianco dei due magistrati". L'esibizione della banda della polizia di Stato rientra nelle iniziative: “Polizia di Stato - com’eravamo come siamo – la memoria come valore”. Emozionante sentire intonare ai piccoli agrigentini l'Inno di Mameli. 

Il complesso Musicale, con una storia lunga oltre 90 anni, ha sempre fornito significativi segnali di modernità nel tempo. Il vasto repertorio annovera pagine di autori classici accanto a composizioni originali per orchestra di fiati di autori moderni e contemporanei, insieme ad una spiccata sensibilità per i capolavori della letteratura sinfonico-corale. Costituita nel 1928, la banda vanta nel suo organico, oltre ai fiati e percussioni, il pianoforte e la chitarra. L’alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti, la qualificano tra le migliori orchestre di fiati a livello internazionale come testimoniato dalle collaborazioni con prestigiose Istituzioni musicali. Dal 1992 la banda musicale è diretta dal maestro Maurizio Billi, primo dirigente della polizia di Stato, musicista, compositore e direttore d’orchestra.  


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