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Il Rompipallone dello stadio "Esseneto", le citazioni dei tifosi

Domenica cruciale per l'Akragas di mister Vincenzo Feola, dall'altra parte l'Agropoli dell'ex Pino Rigoli. Riflettori puntati e occhi al vecchio mister. L'ingresso di Pino Rigoli è stato trionfale

Torna il "Rompipallone" dello stadio "Esseneto". Domenica cruciale per l'Akragas di mister Vincenzo Feola, dall'altra parte l'Agropoli dell'ex Pino Rigoli.  Riflettori puntati e occhi al vecchio mister. L'ingresso di Pino Rigoli è stato trionfale, tanto che qualcuno ha anche predetto qualcosa: "Picciò assittamuni, unnu facemu sentiri importanti picchì chistu è capaci cà vinci".

Applausi su applausi per Pino Rigoli, ma anche un invito: "Rigoli ora assettati dai, u' show u facisti". Negli undici titolari biancazzurri manca Nicola Arena, un tifoso non la prende bene: "Iu vulussi capiri picchì" e urlando chiede: "Feola ma picchì Arena un ioca?". Un fedele compagno di seggiola ammette: "Assettati cà tantu sò frati ioca, fa cuntu ca è iddru". Daniele Arena, fratello di Nicola è un giocatore dell'Agropoli.

L'Akragas inizia a giocare bene, benissimo. I tifosi lo capiscono e caricano i ragazzi: "Ma chi su, cavaddra?". Dalla sua corsia Andrea De Rossi corre e corre, così un tifoso lo spinge come meglio crede: "Andrè; cavaddria, cavaddria". 

Abbandonato l'aspetto animalesco, si passa a quello culinario. Tarallo e Ragosta, sono due giocatori dell'Agropoli prontamente beccati dai tifosi biancazzurri: "Tarallo, vidi cà fineru i morti". Lo slowfood arriva allo stadio "Esseneto", con il tipico dolce che si mangia nei primi giorni di novembre, in occasione della festività di tutti i Santi. Non solo il dolce ma anche il pesce, infatti: "Tiscione, mangiatilla l'Aragosta, ca buona è...offre Pino Rigoli". Ma qualche battuta non manca neanche per il nostro giovane Pietro Dentice: "Compà oi bonu si mangia", il compagno di seggiola chiede il perchè e viene accontentato "Aragosta, Dentice e Tarallu".

Il tifoso akragantino è unico, puoi fargli di tutto: tranne toccare la panchina dello stadio "Esseneto". C'è una sorta di affetto, che va al di là di tutto. Puoi offenderlo e ti risponde con l'offesa, ma appena tocchi la panchina, che tu sia Pino Rigoli o Roberto La Malfa, vieni beccato lo stesso. Bene, l'Agropoli ha fatto questo errore: rompere la panchina. Da lì, l'inizio della fine: ciò che è stato detto non è giusto riportarlo, non vogliamo mica urtare la sensibilità dei nostri fedeli lettori. 

L'Akragas ha un nuovo beniamino, è il nostro Angel Trezor Dezai. Comunemente chiamato da mister Feola "Trezzòr" con accento campano. Ma domenica il "curri curri Dezai" si è trasformato in "Lillo Dezai". Si, ormai il piccolo giovane della Costa D'Avorio è "Lillo Dezai".

Dopo lo studio degli animali e la passione culinaria, non poteva mancare il giro per le città italiane. Bene, il giornalista di Teleacras Davide Saia, al richiamo di Cuomo, giocatore dell'Agropoli sfoggia una battuta: "Cuomo? Si è vicino Miluano".


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