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Akragas, Giavarini: "Tirri non fa l'agente, massimo rispetto per Licata"

L'imprenditore fa chiarezza. L'ormai ex patron dei biancazzurri, parla ai microfoni di 'SoloAkragas'. L'ex massimo dirigente punta il dito anche contro i tifosi

Marcello Giavarini

Si fa chiarezza in casa Akragas. La trasmissione ‘Solo Akragas’, ha contattato Marcello Giavarini. L’imprenditore, fuori da novembre parla e fa chiarezza. "Quando ho preso per mano l’Akragas - ha detto l'imprenditore ai microfoni di 'SoloAkragas' - mi si era prospettata una situazione diversa. Ho fatto di tutto per questa società. Poi, c’è stata una goccia che ha fatto traboccare il vaso. Avevamo programmato delle pubblicità, ma la cartellonista è stata bocciata. Come si può fare così calcio?".

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Marcello Giavarini, alza la voce. L'imprenditore fa ancora chiarezza. "Io ho mantenuto la squadra, la crisi societaria inizia da lì. Ieri, su Facebook mi hanno riempito di insulti. Andate avanti senza di me. Cosa vorrei? Massimo rispetto di Licata. Quando vedrò questo rispetto, forse potrò ripensarci. Il fallimento? Se qualcuno non finanzia l’Akragas, si, la società fallirà. Quanto costa l’Akragas? Non meno di due milioni di euro. Non dimentichiamoci che c’è la Berretti, le trasferte sono molto care. Tirri? Non fa l’agente, lui ha un ruolo all’interno del direttivo dell’Akragas. Il figlio? Non lavora per l’Akragas”.


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