Politica

"Partito dalla gestione padronale", il consigliere Bruno Gallo lascia la Lega

Dopo il tentativo (oggi congelato) di espellere Nuccia Palermo, l'unico rappresentante in Consiglio comunale a Porto Empedocle va via sbattendo la porta

Il consigliere Bruno Gallo

"Dopo una lunga riflessione, ho deciso di rimettere la tessera al partito e lasciare la Lega Salvini Premier, partito a cui avevo aderito alcuni anni fa e in cui non mi riconosco più".

Scossone nella politica empedoclina e, soprattutto, dentro il "Carroccio", che già ad Agrigento è impegnato nel "caso" Nuccia Palermo. Ad annunciare un passo indietro dal partito di Salvini è infatti l'unico consigliere comunale oggi tesserato a Porto Empedocle, Michelangelo Bruno Gallo, oltre che i componenti dell'ex circolo Lega Falzone, Patti e Natale.

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"Il partito a poco a poco è andato trasformandosi - dice Bruno Gallo - e oggi non ne condivido la gestione e l’organizzazione data in Sicilia e fatti specie nella provincia di Agrigento, un’organizzazione che sembra assumere un aspetto di tipo privatistico-padronale, più interessata, all’interno delle proprie stanze, alla distribuzione e  'lotta' per la nomina a varie cariche interne, senza nessun vero interesse verso le realtà e comunità locali".

Questa gestione, secondo Bruno Gallo, renderebbe "difficile il lavoro svolto dai consiglieri costretti a continue imposizioni e autorizzazioni anche semplicemente per una nota o un intervista. Un partito che dimostra di non aver compreso come il legame con il territorio sia tenuto dai consiglieri stessi che conoscono le problematiche locali e curano gli interessi dei propri cittadini elettori".

Il consigliere definisce la Lega un "partito dalle tendenze espulsive che non ammette nessuna forma di critica o dibattito interno".


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