Politica

Amato si dimette da sindaco di Palma: "Sono stato tradito, tanti 'tatticismi' contro di me"

Il palmese, nei tre anni di legislatura, ha fatto sì, che le demolizioni degli immobili abusivi, si concretizzassero, su di lui ben quattro lettere intimidatorie in un solo mese

Pasquale Amato

Pasquale Amato, si dimette da sindaco di Palma di Montechiaro. L’ormai ex primo cittadino, è un fiume in piena. A poche ore dal suo addio al Comune di Palma, è pronto a dire tutto ciò che pensa. Il palmese, nei tre anni di legislatura, ha fatto sì, che le demolizioni degli immobili abusivi, contro di lui - nel settembre del 2014 - sono state indirizzate ben quattro lettere intimidatorie in un solo mese ed è stato il sindaco che s'è battuto affinché l’acqua tornasse ad essere pubblica.

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"Mi hanno tolto il supporto - dice ai microfoni di 'AgrigentoNotizie' - sono nati dei problemi in giunta, molti erano dispiaciuti, altri meno. Avevamo intrapreso un percorso importante, la città era vicina al dissesto, poi qualcosa è cambiato. Avevo chiesto di approvare il bilancio, ma così non è stato fatto. Un bilancio, solitamente lo si approva, il resto è solo tatticismo. Il tutto consumato alle spalle della città. Non posso essere rammaricato per l’opposizione. Questa città è stata ostaggio dei ‘giochetti’.

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Nei giorni scorsi i consiglieri d’opposizione al Comune di Palma, avevano presentato una mozione di sfiducia, nei confronti dell’ormai ex sindaco. "Una giunta che politicamente non rappresenta nessuno". Era questa una delle motivazionI della mozione di sfiducia presentata da alcuni consiglieri. "Si, mi hanno sfiduciato - afferma l'ex sindaco - volendo che tutto andasse oltre il 25 febbraio. Adesso, posso solo augurarmi – dice Pasquale Amato – che, chi verrà dopo di me faccia meglio, senza dimenticare ciò che abbiamo fatto per Palma. Io, posso dire di non avere rimpianti. Abbiamo tolto dallo stallo la città. Siamo riusciti ad ottenere il finanziamenti importanti. Non sono io a dovermi giudicare. Che voto mi do? Basterebbe guardarsi un po’ in giro. Noi, non abbiamo dichiarato il dissesto".

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Ad Agrigento, non quadrano i conti, stessa storia per Sciacca. Porto Empedocle e Favara, non navigano in buone acque. Siamo stati bravi a dare ancora una volta, credibilità a Palma di Montechiaro, sviluppando al meglio anche il turismo, vedi Marina di Palma. Quindi, posso dire che sono soddisfatto. Le mie dimissioni irrevocabili? Senza dubbio. Del resto, è stato evidente il gioco delle parti in Consiglio per fare in modo che non si proseguisse in questa esperienza amministrativa. Le parti si contendevano la data del voto: maggio 2017 oppure maggio 2018".  


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