Politica

Dibattito sulla gestione del Covid 19 in città, Spataro: "Ho il merito di avere dato notorietà a Cirino e Cacciatore"

"Mi fa piacere che finalmente due eletti del popolo siano usciti dal letargo istituzionale, dove fino ad oggi hanno vissuto all'ombra del sindaco e della sua amministrazione, schiacciati dai propri referenti politici”. Per il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, si è consumata una importante novità: “ho avuto certamente il merito – spiega – di dare un pizzico di notorietà a Cirino e Cacciatore, ancora sconosciuti alla città”. E poi aggiunge: “che il sottoscritto sia il capo dell'opposizione non è un mio obiettivo, io agisco ed opero con impegno e responsabilità cercando di fare semplicemente gli interessi della città, semmai sono gli altri a riconoscere i meriti e la leadership. Fermo restando che gli apprezzamenti e valutazioni positive per me sono una medaglia. Ma ribadisco, l'unica stella polare che mi guida nell’attività politico-istituzionale – sottolinea Spataro - è rappresentata dalla gente con cui ho un rapporto franco, intenso e diretto  e non ho bisogno di soggetti terzi che mi presentino o sponsorizzino. Sui contenuti non ho nulla da rispondere ai due consiglieri comunali, il mio unico interlocutore è il sindaco, non certo loro, di cui non ricordo un intervento in Aula sulla pandemia quando era il momento di parlarne. Perché i due consiglieri comunali non sono intervenuti durante il dibattito? Si sono limitati a fare una nota stampa solo dopo, semplicemente per provare, maldestramente, a replicare alle mie legittime osservazioni e analisi di natura politica. Forse qualcuno ha suggerito loro di preparare una nota contro il consigliere Spataro. Mi spieghi il sindaco – attacca Spataro - perché nella seduta  del 31 marzo scorso ha difeso, senza mezzi termini, la sua ordinanza, revocata poi il giorno dopo. È cambiato qualcosa nel quadro epidemiologico? Sono diminuiti i contagi? O forse è stata presa una decisione approssimativa senza dati scientifici a supporto? Il sindaco si renda conto che la campagna elettorale è finita e non tutti i suoi interlocutori possano essere soddisfatti. Amministrare – conclude Spataro - è tutta un'altra storia”.


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