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Letterando in fest, Laura Boldrini presenta il suo ultimo libro “Questo non è normale”

Si riparte con Letterando in fest, a Sciacca, dopo la pandemia. Sarà la ex presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini ad inaugurare, giovedì 7 luglio alle 19,30, nell’arena del multisala Badia Grande, l’edizione numero 12 della kermesse.

Lo farà conversando con la direttrice artistica Paola Caridi e presenterà il suo ultimo libro “Questo non è normale – Come porre fine al potere maschile sulle donne” (Chiarelettere).

Scritto da una donna “femminista dalla nascita”, il libro di Laura Boldrini porta in superficie, fin nel dettaglio, tutto l’apparato di cliché, tradizioni, pesi, divieti e discriminazioni che impedisce ancora oggi una reale parità in Italia. Tra patriarcato, pregiudizi e stereotipi, che quasi inevitabilmente alimentano ancora oggi una società dove sessismo e disparità imperversano pericolosamente, Laura Boldrini (presidente della Commissione permanente per i diritti umani nel mondo) offrirà al pubblico il punto di vista di colei che è un’autentica protagonista di intense battaglie civili, che in qualche caso l’hanno anche vista finire sotto i riflettori di quell’odio diffuso sui social network contro il quale, però, si è battuta con straordinaria determinazione e grande dignità.

“Iniziamo il Letterando 2022 con Laura Boldrini – dice Paola Caridi - affrontando ciò che tendiamo a mettere nel cassetto, ossia le diseguaglianze. A cominciare da quelle di genere. Neanche i femminicidi che insanguinano il paese ci spingono ad affrontare la questione in un modo profondo e radicale. Laura Boldrini, invece, ha studiato la questione delle diseguaglianze fin nei minimi dettagli”.

 Ma il Letterando in Fest 2022 avrà un’anteprima. La sera di martedì 5 luglio alle 19 sarà presentato il saggio dal titolo “Mazara Rapita – Risvolti umani e culturali di una vicenda che ha unito la capitale multietnica della pesca mediterranea” (pubblicato da UILA Pesca), di Max Firreri e Francesco Mezzapelle. Insieme a loro sarà ospite del Letterando anche Giovanni Bonomo, componente dell’equipaggio del motopeschereccio “Antartide” della flotta di Mazara del Vallo, uno dei 18 pescatori di 2 natanti (l’altro il “Medinea”) sequestrati e tenuti prigionieri per 108 giorni nelle carceri libiche, in un’autentica odissea che ha segnato le famiglie e l’intera marineria mazarese, vero gioiello multiculturale ed esempio di integrazione riuscita. A conversare con gli ospiti sarà Massimo D’Antoni.


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