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Teatro Pirandello, arriva il “Don Chisciotte” con Alessio Boni e Serra Yilmaz

Martedì 4 e mercoledì 5 aprile si riapre il sipario del teatro Pirandello per un nuovo appuntamento della stagione 2022/2023. In cartellone il “Don Chiscotte”, liberamente ispirato all’iconico e visionario romanzo di Cervantes, nella versione teatrale che vede protagonisti Alessio Boni e Serra Yilmaz nell’adattamento di  Francesco Niccolini e con la regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer.

Lo spettacolo di martedì andrà in scena alle 20,30, quello di mercoledì alle 17,30.

Le strabilianti avventure di un eroe fuori dal tempo, il cui spirito, infiammato dalla lettura dei poemi cavallereschi, anela a epiche imprese. Alessio Boni vive con ardore i panni e l’armatura del cavaliere errante accanto alle eclettica e raffinata Serra Yilmaz nel ruolo del fido scudiero Sancho Panza, giovane contadino simbolo di purezza di cuore, la cui saggezza di matrice popolare contrasta con la lucida e nobile follia di Don Chisciotte. Forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. Dopotutto sono proprio coloro che sono folli abbastanza da andare controcorrente, che meritano di essere ricordati in eterno, come si legge nelle note di regia: “Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.

La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: “Chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?”. Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale”.

Nel cast anche Marcello Prayer, Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico e Nicolò Diana. Biglietti da 18 a 23 euro (più 2 euro di prevendita).


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