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Al castello di Favara il convegno sulla solidarietà

L'associazione culturale Giuseppe Garibaldi di Agrigento promuove il 31 ottobre al castello di Favara un convegno sulla Solidarietà, elemento fondante di una  società civile e multirazziale. "L'iniziativa - spiega il presidente dell'associazione Osvaldo Majorca - è tesa a spronare ciascuno di noi ad attivarsi nella vita sociale a qualsiasi livello,a sensibilizzare la pubblica opinione alla solidarietà sociale in un momento economico e sociale particolare"

La manifestazione prevede gli interventi di Sergio Rosso, presidente degli Asili Notturni Umberto I di Torino (in prima linea per la cura e  l'assistenza dei poveri e degli ammalati e che accolgono ogni anno migliaia di giovani e anziani e senza tetto) e per le prestazioni sanitarie attraverso  un proprio poliambulatorio medico e un ambulatorio odontoiatrico che rappresentano l'eccellenza nel campo della solidarietà privata; di Paolo Denti a.d.della Thun Spa di Bolzano che attraverso la  Fondazione Lene Thun si impegna a migliorare la vita di  anziani, bambini, ragazzi e adulti disagiati" e che ha in programma di continuare a donare delle strutture ceramico-terapiche ai reparti di  oncologia pediatrica, l'ultimo dei quali è previsto il 19 novembre al Policlinico di Catania; di Diego Virgone, vice governatore della Confraternita Misericordia di Favara che rappresenta l'aspetto volontaristico della solidarietà in ambito  locale; il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, interverrà in qualità di ospite a rappresentare l'aspetto Istituzionale della Solidarietà che non conosce frontiere.

"I relatori - spiega Majorca - racconteranno come sia possibile costruire modelli di solidarietà  attiva che possono essere di esempio e stimolo alla comunità. L'associazione Culturale G.Garibaldi che ha anche promosso una raccolta di una somma che sarà donata alla Mensa della solidarietà di Agrigento presenterà per l'occasione la struttura e le modalità operative di una costituenda associazione senza scopo di lucro che si attiverà attraverso i propri associati e non, per alleviare quanto più possibile i disagi da parte di  singoli o famiglie che per le loro condizioni economiche culturali ovvero contingenti non riescono a soddisfare un bisogno fondamentale e primario dell'uomo: la salute".
 


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