Economia

Avevano debiti per oltre mezzo milione di euro: famiglia non dovrà vendere la propria casa

Dovranno adesso restituire poco più di 120mila euro ai propri creditori

(foto ARCHIVIO)

Dovranno pagare "solo" 128mila euro a fronte di debiti per oltre mezzo milione di euro, ma potranno scongiurare la vendita all’asta della loro abitazione e potranno tornare, dopo sette anni e mezzo di vero e proprio calvario ad una vita normale.

Al centro di questa vicenda due coniugi agrigentini che, per numerose vicende, si sono trovati a fronteggiare un debito da oltre 508mila euro e che hanno però potuto aderire ad un "piano del consumatore", vedendosi riconosciuto appunto lo stato di sovra-indebitamento incolpevole. Una possibilità prevista dalla legge che consente ai creditori di non rivolgersi ad esempio agli strozzini o, peggio, compiere gesti irreparabili.

I coniugi, rappresentanti dagli avvocati Carmelo Bruno e Giuseppe Sciascia Cannizzaro, si sono rivolti all’organismo di composizione della crisi da sovra indebitamento "I diritti del debitore",  con Giuseppe Antonio Lentini che è stato nominato quale gestore designato della vicenda.

"Nel caso dei due coniugi agrigentini – spiega Stella Vella, referente dell’Occ 'I diritti del debitore' – il sovra indebitamento è un fatto naturale, o meglio una evoluzione razionale di una serie di eventi che hanno caratterizzato, da un tempo troppo lungo, i due coniugi, prima come singoli e poi come coppia. Nella loro storia si ravvede, innanzitutto, la volontà di risolvere i problemi di salute via via sopraggiunti, ma quello che ha sconvolto la famiglia, con un tracollo finanziario, è stato il verificarsi di una tragedia. La causa dell’indebitamento dei coniugi non è attribuibile ad uno stile di vita al di sopra delle loro possibilità ma ad un accanimento di eventi severi che hanno interessato la coppia".


Si parla di