Cronaca

Viadotto Petrusa, lavori fermi: disagi di cui nessuno si preoccupa

Per ultimare la demolizione e per comporre il nuovo cavalcavia, l'Anas starebbe lavorando ad un progetto. Piano di lavoro che dovrebbe andare in aggiudicazione

Il viadotto Petrusa demolito per metà

Un mese dopo l'inaugurazione della raddoppiata strada statale 640 è tutto fermo. Il viadotto Petrusa - che collegava Agrigento con Favara e viceversa - è rimasto smontato per metà della sua lunghezza. Nello specifico, è stato smontato nella parte che consentiva alla statale 122 di sovrapassare il tracciato della statale 640. L'altra metà è ancora in piedi.

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I disagi per quanti, residenti e lavoratori pendolari, devono spostarsi da Favara verso il capoluogo sono, di fatto, quotidiani. Inizialmente, mentre i lavori di raddoppio erano ancora in corso, ossia in fase di ultimazione, era stato detto che in complessivi 15 giorni il viadotto Petrusa sarebbe stato smontato e poi sarebbero stati collocati i nuovi "pezzi" prefabbricati per comporre un nuovo e sicuro cavalcavia.

In realtà, la "Cmc" - che si è occupata del raddoppio della statale 640 - ha potuto smontare soltanto la parte del ponte che sovrastava la statale Agrigento-Caltanissetta. Per il resto - per ultimare la demolizione e per comporre il nuovo cavalcavia - l'Anas, era stato detto, stava lavorando ad un progetto. Piano di lavoro che dovrebbe andare in aggiudicazione. Almeno per il momento, dunque, dopo mesi e mesi, di strada chiusa, di proteste e segnalazioni fatte anche a Roma, tutto rimane fermo. Cristallizzato.  


 


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