Cronaca

Un'idea diventata start-up, l'agrigentino Alberto Nocera "racconta" la sua realtà a Pisa

L'azienda è a conduzione familiare, strettamente familiare. I prodotti? Dei bracciali da personalizzare. Nocs è figlia del nuovo modo di fare e dire azienda

L'agrigentino Alberto Nocera, presenta la sua start up all'università di Pisa

Sono giovani, agrigentini e di un’idea ne hanno fatto un lavoro. Alberto Carlo e Silvia Nocera, nella vita sono fratello e sorella, nel lavoro hanno scelto d'essere soci in affari. La loro ‘piccola’ ma virtuosa start-up, ha fatto sì che quest’oggi tenessero una lezione all’università di Pisa. Pochi grilli per la testa ed una voglia matta di farsi spazio nell’immenso mondo di internet. Campo, che loro hanno imparato a setacciare. Alberto e Silvia, hanno tirato su – inizialmente per gioco – una nuova idea idea aziendale, basate su dei semplici ma efficaci principi: idee, esperimenti e condivisione. La start-up nasce nel natale del 2014, la voglia di creare qualcosa di diverso, un regalo che il mercato non offriva. Da lì, prende il via ‘Nocs’, acronimo di Silvia Nocera, che nel corso del tempo è diventato un brand importante nel mondo dei social e non solo. A piccoli passi verso la realizzazione di un qualcosa che inizialmente sembrava essere un diversivo, poi è diventato un lavoro, facendosi spazio nello studio. La start up è a conduzione familiare, strettamente familiare. I prodotti? Dei bracciali da personalizzare. 

 

Dietro tutto questo, il buongusto di una ragazza che ha fatto della sua idea un marchio vincente. “Mettiamo in pratica ciò che abbiamo studiato sui libri – ha detto Alberto Nocera agli studenti dell’università di Pisa – alla base di Nocs c’è il valore emozionale del cliente. La cosa particolare dell’oggetto è la personalizzazione. Adesso per noi sono gioielli, abbiamo iniziato con la plastica, oggi usiamo anche l’argento. La cosa bella del mercato online è quella che puoi raggiungere il mondo in qualsiasi momento. Gli aspetti negativi? Puoi creare un prodotto e il giorno seguente ritrovarlo ovunque. Noi, puntiamo molto sull’aspetto emozionale del cliente. Cosa vendiamo? Sui nostri bracciali c’è l’amore e l’amicizia. Per noi è positivo, chi compra avendo alla base questo, spesso non acquista mai singolarmente. Spedizioni? E’ un loro interesse comprare più bracciali per ridurre i costi". Alberto Carlo e Silvia, negli anni hanno venduto più di quattromila bracciali, spedendo i loro prodotti in tutto il mondo. Australia, Repubblica Ceca e Francia. “Se siamo cresciuti? Si. La nostra forza è stata anche la pubblicità sui social”.

 

Alberto Carlo e Silvia, però, continuano ancora a studiare. Ai microfoni di ‘AgrigentoNotizie’ hanno detto: “Lo studio è alla base di qualsiasi successo, che sia piccolo o grande. Il mercato online? E’ in grande espansione, nessuno di noi deve essere pessimista. Pubblicità? Hai sempre un riscontro. Programmi per il futuro? Stiamo pensando ad altre novità. La richiesta più bella? Un’insegnante australiana ci ha chiesto dei bracciali per i suoi alunni, è stata una cosa che ci ha fatto piacere”. Alberto Carlo Nocera è uno studente di Marketing e richerche di Mercato, Silvia studia giurisprudenza, oggi è toccato al fratello maggiore salire in cattedra, presentando la loro ‘creazione’. "È bello - hanno detto ai micrfoni di 'AgrigentoNotizie' - parlare di ciò che ti piace sopratutto se dall'altra parte trovi gente interessata e che parla la tua stessa lingua. È, indubbiamente una strana sensazione stare dall'altra parte della 'barricata'. Mettere in pratica quello che ritrovi sui libri e parlarne agli studenti è il massimo, soprattutto per un giovane. Basta circondarsi delle persone giuste, rimboccarsi le maniche, avere qualche intuizione ed io gioco è fatto. Non esiste niente che ti faccia sentire più vivo che fare impresa".


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