Cronaca

Tempio d'oro con la targhetta sbagliata, infuria la polemica

Contestata, ed a gran voce, anche la mancanza di sufficienti bagni chimici, soprattutto nell'area di piazzale Ugo La Malfa e dello stadio Esseneto. Agrigentini divisi sulla qualità dei costumi, delle musiche e dei balli dei gruppi folk

Il tempio d'oro con la targhetta sbagliata (foto FACEBOOK)

La targhetta del tempio d'oro - assegnato in ex aequo a Palestina ed Israele - sbagliata. La mancanza di sufficienti bagni chimici, soprattutto nell'area di piazzale Ugo La Malfa. La qualità dei costumi, delle musiche e dei balli dei gruppi folk partecipanti alla settantaduesima edizione del Mandorlo in fiore.

VEDI IL VIDEO: Quella targhetta sbagliata non è passata inosservata

Il post Sagra del Mandorlo in fiore è "tradizionalmente" all'insegna delle polemiche. Gli agrigentini, anche per questa edizione 2017, si sono divisi. Su un "fronte", c'è chi si dice soddisfatto perché Agrigento ieri è stata letteralmente invasa da visitatori. Sull'altro "fronte", invece, coloro che parlano di una "Sagra di bassa qualità, di gruppi folk di bassa qualità".

VEDI IL VIDEO: I gruppi folk ballano per le vie del centro 

Un "dettaglio" ha però colpito tutti, indistintamente. Quella targhetta, collocata sul tempio d'oro, sbagliata. C'è scritto, infatti: "72esimo Festival internazionale del folclore 2017". Quello conclusosi ieri non è stato però il settantaduesimo festival internazionale. Ma il sessantaduesimo. Era la kermesse del Mandorlo in fiore ad aver raggiunto la settantaduesima edizione. 

Ma che cosa è accaduto? Perché quella targhetta sbagliata? Targhetta che ha, di fatto, dato l'assist alla diatriba.

Della realizzazione del tempio d'oro si è occupato il Comune. "La targhetta - ha detto stamani il sindaco Lillo Firetto - verrà fatta sostituire. Il tempio d'oro non viene realizzato in maniera seriale. C'è un artigiano orafo, non agrigentino, che se ne occupa e che ha un calco registrato. Già oggi verrà fatto il secondo tempio d'oro, essendoci stato un ex aequo fra Palestina ed Israele, e dunque verrà tolta la targhetta sbagliata, targhetta che è realizzata in vile alluminio, e verrà collocata la targhetta giusta, con la scritta: 72esimo Mandorlo in fiore".

Il tempio d'oro è un blocco d'argento, con bagno in oro, collocato su una base di legno di castagno e con il silicone viene attaccata alla base la targhetta in alluminio.

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La polemica, però, intanto, infuria su Facebook. In tanti parlano di "malafigura mondiale".

Pur non essendo stato di competenza del Parco archeologico di Agrigento, il direttore Giuseppe Parello commenta così: "Il problema non esiste. Dobbiamo far fare il secondo tempio d'oro visto che c'è stato un ex aequo. In quello già creato verrà dunque sostituita la targhetta con la giusta dicitura". Il tempio d'oro è arrivato ad Agrigento già impacchettato. E' stato tirato via dallo scatolo solo al momento della premiazione, cioè quando è stato poggiato sul tavolo del palco.

Ma ad Agrigento soffia vento di polemiche anche per la mancanza dei necessari - in termini numerici - bagni chimici. Ieri sera, le condizioni dei marciapiedi dell'area di piazzale Ugo La Malfa e stadio Esseneto erano drammatiche. "Abbiamo fatto delle commissioni con il medico sanitario - ha spiegato stamani il direttore del Parco Giuseppe Parello - . E ci è stato detto che quelli esistenti erano sufficienti. Non ci è stata data nessuna prescrizione in merito ad aumenti. Ieri, ad esempio, nella Valle, abbiamo dislocato non dieci, ma dodici bagni chimici".

La settantadueesima edizione del Mandorlo in fiore, prescindendo dalle polemiche - più o meno "tradizionali" -, è stata "baciata" da un exploit di presenze. Non si vedeva da circa trenta anni così tanta gente - migliaia e migliaia - lungo la via Sacra ed ai piedi del tempio della Concordia. Un boom di presenze che lascia ben sperare per le future edizioni.

 

"Certamente qualcosa andava fatto meglio - ha voluto chiudere le polemiche, con queste parole, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto - . Ma siamo sulla buona strada. Lo ha dimostrato la folla sterminata di ieri nella Valle dei Templi". 

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