Cronaca

Senza stipendio da 11 mesi, l'accorato appello dei lavoratori di Villa Betania

Uno degli impiegati si è rivolto al sindaco Ida Carmina. Il Comune di Porto Empedocle è indietro, infatti, con i pagamenti. Il capo dell'amministrazione: "Spero, ben presto, di riuscire a trovare un equilibrio tale che ci consenta di poter onorare quanto dobbiamo". Cgil e Cisl: "Dipendenti abbandonati"

(foto ARCHIVIO)

Sono senza stipendio da 11 mesi. Sono i lavoratori di Villa Betania, l'istituto di assistenza di Agrigento. Lavoratori che, adesso, anche attraverso Facebook, lanciano un accorato appello al sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina: "Adesso che gli impiegati del Comune di Porto Empedocle hanno percepito lo stipendio e, a quanto ho capito, fra non molto incasseranno anche quello di marzo - scrive uno dei lavoratori di Villa Betania - potrebbe, signor sindaco, saldare il debito con Villa Betania? Lo sa che noi dipendenti siamo in arretrato di 11 mensilità? I suoi dipendendi sono disperati. Noi cosa dovremmo dire?".

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"Penso che abbiate ragione e penso a voi quando altri si lamentano - ha risposto il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, al lavoratore - . Spero, ben presto, di riuscire a trovare un equilibrio tale che ci consenta di poter onorare quanto dobbiamo. Certo per noi è difficile andare avanti senza liquidità. Ma il vero problema non è legato solo al Comune di Porto Empedocle - evidenzia Ida Carmina - che vive una straordinaria situazione di dissesto che era stato camuffato contabilmente. Deve cambiare il rapporto Comune/Regione/Stato. Non si può pensare di delegare sempre maggiori compiti ai Comuni ed al contempo ridurre drasticamente i trasferimenti. Basta pensare che, in pochi anni, i fondi destinati ai Comuni sono passati da oltre 900 milioni di euro a poco più di 300. Basta fare due conti per comprendere che continuando così i Comuni in dissesto aumenteranno". 

Un appello in favore dei lavoratori arriva anche dai sindacati. "A nessuno può essere richiesto di continuare a lavorare per 11 mesi senza percepire alcuna mensilità - scrivono in una nota il coordinatore provinciale Enti locali della Fp Cgil, Pietro Aquilino, ed il responsabile del dipartimento Cisl Fp, Giovanni Farruggia".

"I lavoratori - continuano i sindacalisti - sono stati abbandonati dalla Regione, che ha sempre promesso una legge di riordino delle Ipab mai realizzata, così come ha promesso fondi straordinari concessi solo in minima parte e per nulla bastevoli alle esigenze di utenza e lavoratori". 

"Abbandonati anche dal Comune di Porto Empedocle, - aggiungono - che deve all’Ipab Villa Betania in aggiunta agli oltre 180.000 euro fino a tutto il 2015 richiesti ai commissari dell’ente, anche più di 200.000 euro dal 2016 ad oggi compresivi delle quote di compartecipazione versate al Comune direttamente dagli ospiti ricoverati; abbandonati dall'azienda Ipab Villa Betania, che non riesce a far fronte alle anticipazioni necessarie, neanche parzialmente e che medita di esternalizzare  servizi di assistenza cancellando  anche la speranza di un futuro lavorativo migliore per gli ausiliari in servizio".


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