Cronaca

Pescatori di frodo bloccati appena in tempo: maxi sequestro di reti e multa

Il comandante della Guardia costiera Gennaro Fusco: "Linea dura per chi non rispetta le norme che tutelano le specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima"

Le reti sequestrate dalla Capitaneria di porto

Questa volta la pesca di seppie e novellame - in un periodo in cui è vietato - è andata male. Anzi, più che male. I militari della Guardia costiera di Porto Empedocle - coordinati dal capitano di fregata Gennaro Fusco -  hanno "pizzicato" alcuni pescatori di frodo proprio mentre erano intenti a gettare le reti illegali. I militari della Guardia costiera hanno individuato e posto sotto sequestro ben 4 reti da pesca di  tipo tremaglio da 150 metri cadauna e una rete combinata di 250 metri (costituita da imbocco e tremaglio). I militari hanno anche elevato un verbale di 1000 euro per detenzione di attrezzi non consentiti.

Ad entrare in azione, nella zona di Seccagrande a Ribera, sono stati i militari a bordo dei mezzi navali Gc B109 e motovedetta Cp 860. 

La Capitaneria di Porto Empedocle, in ottemperanza alle disposizioni di legge italiane ed europee, è molto sensibile alla tutela delle specie ittiche di piccola taglia in quanto è una forma di rispetto della fauna marina. 

Il comandante Gennaro Fusco ha manifestato il proprio apprezzamento "per la riuscita dell’operazione che ha portato all’eccezionale sequestro" e contestualmente ha annunciato "una linea dura per chi non rispetta le norme che tutelano le specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima". L'invito rivolto ai cittadini è quello "di segnalare le condotte illegali che danneggiano l’ecosistema marino".


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