Cronaca

"Pizzo sulla busta paga dei dipendenti", revocata misura a un'indagata

Tolto l'obbligo di firma a Veronica Sutera Sardo, 30 anni, operatrice della cooperativa che avrebbe estorto denaro ai propri impiegati

Il tribunale di Agrigento

"I chiarimenti forniti dall'indagata nel corso dell'interrogatorio di garanzia e la documentata cessazione del rapporto di lavoro con la cooperativa "Suami" fanno venire meno le esigenze cautelari.

Con queste motivazioni il gip Alfonso Malato, accogliendo l'istanza difensiva dell'avvocato Salvatore Pennica, ha revocato l'ordinanza cautelare che imponeva l'obbligo di firma per tre volte alla settimana a Veronica Sutera Sardo, 30 anni, di Agrigento, operatrice della struttura di accoglienza per disabili di Licata coinvolta nell'inchiesta che ipotizza una serie di estorsioni ai danni dei dipendenti che sarebbero stati costretti a restituire una parte del proprio stipendio.

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Quattro ordinanze cautelari, firmate dallo stesso gip, sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Licata il 19 maggio a carico di altrettante persone indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni.

L'operazione, denominata "Stipendi spezzati", si è concentrata sulla gestione della "Cooperativa sociale Suami - Onlus". Due persone - dei coniugi di Favara - sono state arrestate e poste ai domiciliari. Per due donne sono stati disposti un obbligo di dimora ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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Agli arresti domiciliari sono stati posti: Salvatore Lupo, 41 anni, ex presidente del consiglio comunale di Favara e la moglie Maria Barba di 35 anni. Obbligo di dimora a Licata per Caterina Federico di 34 anni e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tre volte alla settimana, per la stessa Sutera Sardo.


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