Cronaca

Aggredita nella comunità d'accoglienza: tunisina ferita in ospedale

Alla quarantacinquenne i medici hanno diagnosticato un brutta contusione addominale: guarirà, secondo il referto, nel giro di pochi giorni

Il pronto soccorso di Agrigento

Viene aggredita nella struttura d’accoglienza in cui è ospite e finisce al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Ferita una tunisina quarantacinquenne che ai medici di Agrigento ha riferito di conoscere l’aggressore. I sanitari le hanno diagnosticato un brutta contusione addominale: guarirà, secondo il referto, nel giro di pochi giorni. La donna è stata infatti dimessa e rinviata, per ogni esigenza, alle strutture ambulatoriali.

Il referto sanitario è stato già acquisito dal posto di polizia presente nella struttura di contrada Consolida. Verrà trasmesso alle forze dell’ordine competenti per territorio, ossia a Palma di Montechiaro che, inevitabilmente, convocheranno l’immigrata per informarla che è suo diritto, se lo ritiene opportuno, sporgere una querela di parte. In base ai giorni di prognosi diagnosticati, non c’è infatti procedibilità d’ufficio.

E’ stata naturalmente già notiziata la Procura della Repubblica di Agrigento e la situazione verrà monitorata con estrema attenzione. Qualora dovesse risultare che l’aggressore sia ospite della stessa comunità d’accoglienza – questo dettaglio, che non è di poco conto, non è chiaro – non è escluso naturalmente che la Questura decida per un trasferimento di una delle due persone coinvolte.

Quanto è avvenuto, negli ultimi giorni, a Palma di Montechiaro non è comunque una novità. Accade spesso, purtroppo, che all’interno delle strutture d’accoglienza si registrino baruffe fra gli ospiti presenti. Non è semplice, del resto, fare in modo che gente di diverse etnie, ma non soltanto, riescano ad avere una convivenza pacifica. In altre circostanze, determinatesi proprio nel capoluogo, si sono anche registrati feriti un po’ più gravi. Non ultimo, qualche settimana addietro, è accaduto ad Aragona dove un giovane immigrato ha riportato traumi e sfregi, forse permanenti, al volto.


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