Cronaca

Omicidio-suicidio a Favara, sequestrato l'illegale revolver 357 magnum: verrà inviato al Ris

Si cercherà di stabilire se la pistola sia stata o meno utilizzata in altri fatti di sangue e si proverà a tracciare la strada che ha seguito per giungere fino in via Bachelet. Sequestrati anche i sei proiettili, di cui due esplosi

Il cancello d'ingresso di via Bachelet dove si è consumata la tragedia

La pistola revolver 357 magnum, con matricola abrasa, utilizzata da Angelo Maria, operatore scolastico di 52 anni, per uccidere la madre Antonia Volpe, pensionata di 83 anni, e poi per spararsi alla tempia, è stata sequestrata dai carabinieri della sezione Operativa della tenenza di Favara e verrà, adesso, inviata al Ris di Messina per stabilire se sia stata o meno utilizzata in altri fatti di sangue e per provare a tracciare la strada che ha seguito per giungere fino in via Bachelet. Sequestrati anche i sei proiettili, di cui due esplosi.

La tragedia di Favara, la pensionata 83enne è stata uccisa con un colpo di pistola: l'arma aveva la matricola abrasa

Le investigazioni dei militari dell'Arma, coordinati dal comandante della compagnia di Agrigento: il maggiore Marco La Rovere, e della Procura non si fermano. Si sta cercando di capire, continuando a sentire familiari e conoscenti di madre e figlio in che contesto possa essere maturato l'omicidio premeditato con conseguente suicidio. Importanti, per provare a fare chiarezza, dovrebbero essere state le dichiarazioni dell'altro figlio dell'anziana, nonché fratello del suicida: un imprenditore edile di 46 anni. A trovare le salme dei congiunti, ieri sera, è stato proprio lui.

Omicidio-suicidio a Favara, figlio uccide anziana madre e poi si spara: ecco le immagini del luogo della tragedia

L'ultimo omicidio, in ordine di tempo, maturato sempre in un contesto familiare a Favara - ma si tratta di tutt'altra storia naturalmente - si era verificato nel tardo pomeriggio di Ferragosto, all'interno di un bar di via IV Novembre. Ad essere freddato fu l'ex presidente del consiglio comunale Salvatore Lupo. Ad ucciderlo - secondo l'accusa di carabinieri e Procura - fu l'ex suocero Giuseppe Barba di 66 anni. Per l'anziano, nei giorni scorsi, il gip Stefano Zammuto ha disposto - senza il filtro dell'udienza preliminare - il giudizio immediato. Il favarese era stato fermato lo scorso 9 settembre, dopo una intensa attività investigativa. 


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