Cronaca

Omicidio Azzarello, il killer conosceva gli spostamenti della vittima: è stato un agguato

I carabinieri hanno tentato d'appurare se sulla strada sterrata di contrada Burrainiti fossero rilevabili tracce di pneumatici, per capire se l'assassino sia arrivato con una motocicletta o con un'autovettura

Il luogo dove è stato ritrovato il cadavere e nel riquadro la vittima

L'omicidio sarebbe avvenuto - secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri che si sono, naturalmente, basati sugli esiti della prima ispezione cadaverica - verso le 11,30, forse le 11,40. Pare - ma non ci sono ancora certezze investigative al riguardo - che Azzarello stesse per lasciare contrada Burrainiti dove forse era stato al lavoro. Il killer è entrato in azione all'improvviso. Un autentico agguato, dunque. Perché probabilmente l'assassino conosceva i movimenti che avrebbe fatto, e forse anche l'ora degli spostamenti, il trentanovenne. Questa valutazione è stata fatta dagli investigatori perché contrada Burrainiti è una zona isolata, d'aperta campagna. Quindi appare verosimile che chi ha agito sapesse. E che fra killer e vittima non ci può essere stato un incontro casuale.

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Tre colpi di pistola, forse quattro. Uno dei quali al volto. E' stato ucciso così, a metà mattinata, Salvatore Azzarello, 39 anni, incensurato, di Palma di Montechiaro, proprietario di un'azienda agricola che si occupa anche di movimento terra. L'omicidio è avvenuto in contrada Burrainiti, una zona di campagna fra il quartiere commerciale agrigentino del Villaggio Mosè e la strada che conduce verso la diga di Naro.

Sul posto, scattato l'allarme, - erano le 13 circa - si sono precipitati i carabinieri della compagnia di Agrigento, quelli del nucleo operativo e radiomobile e quelli del reparto operativo. Secondo una prima ispezione cadaverica, il trentanovenne di Palma di Montechiaro sarebbe stato raggiunto da tre colpi, forse quattro, di pistola calibro 7,65, al volto ed all'addome.

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I carabinieri già ieri hanno iniziato a sentire alcuni familiari ed amici della vittima. Audizioni che proseguiranno anche nella giornata di oggi, allargandosi verosimilmente ai conoscenti. I militari dell'Arma hanno tentato d'appurare se sulla strada sterrata di contrada Burrainiti fossero rilevabili tracce di pneumatici, per capire se il killer fosse arrivato con una motocicletta o con un'autovettura. Ma a quanto pare questo tentativo non avrebbe portato a nulla.


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