Cronaca

Nuova luce alla Valle dei Templi, ecco il percorso "innovativo": tra bellezza e storia

Con questo nuovo percorso è stato, di fatto, connessa la parte centrale della città antica con la collina, attraversando un paesaggio agricolo tradizionale

Non soltanto di giorno. Il nuovo percorso della Valle dei Templi – quello che dal Cardo I conduce anche fino all’area di Giove-Restauro – potrà presto essere ammirato e apprezzato anche durante la sera e la notte. Il direttore del Parco archeologico, Giuseppe Parello, ha approvato la prenotazione di impegno di spesa sull’esercizio finanziario 2018 delle somme necessarie – si tratta di 95.110 euro – per i lavori di illuminazione.

Con questo nuovo percorso è stato, di fatto, connessa la parte centrale della città antica con la collina, attraversando un paesaggio agricolo tradizionale. Paesaggio che, a lavori di illuminazione conclusi, potrà essere pienamente vissuto anche durante le ore della sera. Il Parco archeologico Valle dei Templi ha lavorato, quasi in sordina, all’innovativo percorso di visita – e lo stesso continua a fare – che ha una grande valenza paesaggistica e monumentale.

Il Parco archeologico Valle dei Templi, di cui è direttore Giuseppe Parello, ha già deciso, infatti, di utilizzare i nuovi locali del Palacongressi - i magazzini per la precisione - per ospitare tutti quei reperti che non verranno musealizzati.

"La campagna di scavo effettuata nell'area del teatro Ellenistico ha restituito una quantità di reperti ceramici e metallici particolarmente consistente – ha già scritto il Rup Giuseppe Grado - . Una quantità di reperti superiore a quanto era stato preventivato alla luce dei primi saggi effettuati nell'area". "I reperti, molto spesso, costituiscono un onere. Perché non tutti vengono musealizzati ed esposti - ha spiegato il direttore del Parco Giuseppe Parello - . I reperti che non vengono esposti vengono custoditi, dopo essere stati catalogati e studiati dagli esperti, in vari magazzini. Magazzini che, attualmente, sono tutti pieni. A questo punto, dovevamo decidere: o comprare o affittare altri box che comunque non sono adeguati per la lunga conservazione dei reperti, oppure custodirli nei magazzini del Palacongressi. Ed abbiamo deciso appunto per quest'ultima soluzione". 


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