Mafia

La Cassazione ha deciso: condanna definitiva per Leo Sutera, “fedelissimo” di Matteo Messina Denaro

L’uomo, 71 anni, figurava tra gli imputati del processo per mafia denominato “Borgo dei Borghi”. Rigettato il ricorso e confermata la pena di 14 anni e 6 mesi

L’arresto di Leo Sutera (foto archivio)

Per Leo Sutera, 71 anni di Sambuca di Sicilia, considerato uno dei “fedelissimi” del super latitante Matteo Messina Denaro, arriva la sentenza di condanna definitiva nell’ambito del processo per mafia denominato “Borgo dei Borghi”. La prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e ha confermato la pena di 14 anni e 6 mesi. In primo grado i giudici avevano condannato Sutera a 18 anni di carcere.

Inoltre la Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi e confermato la condanna a 3 anni per i fiancheggiatori: Maria Salvato, Vito Vaccaro e Giuseppe Tabone, tutti di Sambuca e accusati di favoreggiamento.

A Sutera si contesta, in particolare, di essere tornato “operativo” nell’agosto del 2015, tre anni dopo l’ultimo arresto nell’operazione “Nuova Cupola”, essendo libero per avere scontato la pena. A partire dall’agosto di quell’anno, secondo gli inquirenti, avrebbe ripreso a gestire attività mafiose.


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