Mafia

"Traffico di droga per finanziare la mafia", presunto affiliato del clan Massimino torna libero

Il trentottenne Vincenzo Sanzo scarcerato dopo un anno e tre mesi dall'operazione "Kerkent"

Vincenzo Sanzo

"La condotta contestata appare confinata in un contesto non più attuale": con queste motivazioni il gup Fabio Pilato, accogliendo la richiesta del difensore, l'avvocato Salvatore Pennica, ha rimesso in libertà il trentottenne Vincenzo Sanzo, finito in carcere il 4 marzo del 2019, giorno in cui è scattata la maxi operazione Kerkent che ipotizza una riorganizzazione della cosca attraverso il racket delle estorsioni e del traffico di droga che sarebbe stata gestita dal boss Antonio Massimino.

Secondo quanto sostengono i pm Pierangelo Padova e Claudio Camilleri, che avevano chiesto la condanna a 8 anni di reclusione, Sanzo sarebbe stato uno dei punti di raccordo fra il canale palermitano e la "piazza" di Porto Empedocle. Il giudice, ritenendo affievolite le esigenze cautelari, gli ha applicato il solo obbligo di firma da adempiere per tre volte alla settimana.


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