Palma di Montechiaro stavolta non ci sta, il sindaco: «Non mi intimidite»
Il primo cittadino: "Ho incentrato la mia attività amministrativa sulla lotta all'abusivismo. Non sento assolutamente di avere torto: continuerò". Il senatore Lumia durissimo contro Nicola Ribisi: "O lasci la mafia o ti faremo vedere sorci verdi". Ecco le lettere ricevute dal sindaco
"Sindaco, ha rotto proprio i c... Vada via subito o sennò qualcuno della sua famiglia piangerà di buono. Siamo stufi di te e di quel pelato con i pantaloni neri e le strisce rosse, il 'Rambo' del paese". Recita così una delle tre lettere minatore a firma de "La nuova mafia" rinvenute dal sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, lo scorso 6, 9 e 17 settembre, due sul vetro della propria auto ed un'altra nell'androne del condominio in cui abita.
Minacce chiare, senza mezzi termini, indirizzate al primo
"La mia attività amministrativa, fin dal mio insediamento nel giugno del 2013, - ha detto il primo cittadino - è stata incentrata sulla lotta contro l'abusivismo commerciale, contro la mancata raccolta dei rifiuti, contro i cartelloni pubblicitari abusivi, contro le concessioni edilizie non rispettate, contro il consumo abusivo dell'acqua. Stiamo facendo un cammino difficile, ci misuriamo continuamente con antiche incrostazioni per le quali non siamo disposti a girarci dall'altra parte. Non sento assolutamente di avere torto, per questo motivo mi dispiace ma non vado da nessuna parte: continuerò la mia attività amministrativa".
A prendere la parola dopo il sindaco Amato è stato il senatore Beppe Lumia, che ha rivolto parole durissime a Nicola Ribisi, palmese di 34