Mafia

Mafia, maxi inchiesta "Icaro": 12 condanne e 10 assoluzioni

Il gup Roberto Riggio ha emesso la sentenza dello stralcio abbreviato della maxi inchiesta sulle nuove famiglie mafiose della Provincia

Un momento dell'operazione Icaro

Dodici condanne ma anche dieci assoluzioni, qualcuna relativa a posizioni di rilievo. Il gup Roberto Riggio, nella tarda mattinata, ha emesso la sentenza del processo scaturito dall'inchiesta "Icaro" che avrebbe disarticolato le nuove famiglie mafiose dell'Agrigentino in continua riorganizzazione dopo le varie operazioni che l'hanno colpita al cuore. 

Quattordici anni di reclusione sono stati inflitti a Pietro Campo, 65 anni, di Sambuca di Sicilia, ritenuto "esponente di vertice dell'organizzazione criminale nel territorio". Nonostante il gip non avesse accolto, in un primo momento, la quasi totalità delle richieste in sede cautelare, il giudice, al termine del processo con rito abbreviato, lo ha ritenuto colpevole di associazione mafiosa e gli ha inflitto 14 anni di reclusione in continuazione con una precedente sentenza.

Per il figlio Giovanni, 36 anni, accusato di essere un componente della famiglia mafiosa di Sambuca, è stata decisa l'assoluzione. Condanna anche per il presunto capo della famiglia mafiosa di Agrigento: un'altra vecchia conoscenza della mafia agrigentina. Antonino Iacono, 63 anni, detto "u giardinisi" perchè residente da sempre nella frazione di Giardina Gallotti, è stato condannato in continuazione a 14 anni e 8 mesi di reclusione. 

Assoluzione, invece, per il presunto capo della famiglia mafiosa di Favara, Giuseppe Picillo, 54 anni (difeso dalll'avvocato Angelo Nicotra), collega di lavoro di Iacono: entrambi lavorano nella ditta Fauci Laterizi. Francesco Messina, 60 anni, cugino del padre del boss Gerlandino Messina, è stato condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione con l'accusa di essere stato il nuovo capo della cosca di Porto Empedocle seguendo il solco di una lunga tradizione di famiglia. 

Ecco, nel dettaglio la sentenza, fra parentesi le richieste di pena formulate dai pm Claudio Camilleri e Bruno Brucoli. 14 anni e 8 mesi in continuazione (20 anni) per Antonino Iacono inteso “Ninu u giardinisi”, 61 anni, residente nella frazione di Giardina Gallotti, 14 anni e 8 mesi (20 anni) per il capo della famiglia mafiosa di Porto Empedocle, Francesco Messina, 60 anni, zio del boss Gerlandino Messina; 10 anni (12 anni) per Rocco D’Aloisio, 46 anni, di Sambuca di Sicilia; e 8 anni e 8 mesi (9 anni) per Tommaso Baroncelli, 40 anni, di Santa Margherita Belice; assolto Domenico Bavetta, 34 anni di Montevago (9 anni); assoluzione (12 anni di reclusione) per Giuseppe Picillo, 53 anni, di Favara; 10 anni e 8 mesi (9 anni) per Mauro Capizzi, 47 anni, di Ribera, assoluzione (9 anni) per Gioacchino Iacono, 36 anni, di Realmonte, assoluzione (9 anni) Giuseppe Lo Pilato, 44 anni, di Giardina Gallotti; 14 anni complessivamente in continuazione per Pietro Campo, 65 anni, di Santa Margherita Belice (20 anni); assoluzione (8 anni di reclusione) per Giovanni Campo 25 anni; 10 anni (12 anni) per Francesco Capizzi inteso “il milanese”, 50 anni, di Porto Empedocle, 10 anni (12 anni) per Francesco Tarantino inteso “Paolo”, 29 anni, di Agrigento, residente a Porto Empedocle; 10 anni e 4 mesi (14 anni) per Giacomo La Sala, 47 anni, di Santa Margherita Belice; assoluzione (6 anni) per Piero Guzzardo, 37 anni, di Santa Margherita Belice; assoluzione (12 anni) per Gioacchino Cimino, 61 anni, di Agrigento residente a Porto Empedocle, 10 anni (12 anni) per Santo Interrante, 34 anni, di Santa Margherita Belice; assoluzione (8 anni) per Francesco Pavia, 35 anni, di Porto Empedocle; 3 anni e 4 mesi (6 anni) per Emanuele Riggio, 45 anni, di Monreale; assoluzione (3 anni e 4 mesi) per Domenico Cucina, 48 anni, di Lampedusa, assoluzione (otto anni) per Leonardo Marrella 38 anni di Montallegro e 10 anni (15 anni) per Diego Grassadonia, 54 anni, di Cianciana.


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