Peschereccio affondato, due persone iscritte nel registro degli indagati
Per il terzo giorno consecutivo, ieri, le ricerche del marinaio Francesco Solina di 51 anni non hanno portato a nulla. A causa del maltempo il "rov" non si è potuto immergere
Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati. L'ipotesi di reato per la quale la Procura di Agrigento sta procedendo è quella di omicidio colposo. A coordinare il fascicolo è il sostituto procuratore Salvatore Vella.
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Per il terzo giorno consecutivo, ieri, le ricerche del disperso - del marinaio Francesco Solina di 51 anni - non hanno portato a nulla. A causa del maltempo il "rov" - il robot della Guardia costiera - non si è potuto immergere nell'area in cui si è inabissato, nella notte fra lunedì e martedì, il peschereccio "Giacomo Maria". E quando il mare è arrivato a forza cinque, anche le motovedette della Capitaneria di porto hanno dovuto far rientro.
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Le riprese video che dovrà realizzare il "rov" della Guardia costiera di Messina serviranno sia per avere contezza su dove, e se c'è, il cadavere del cinquantunenne, ma anche per far sviluppare le indagini della Procura. La Guardia costiera, già da mercoledì, oltre a cercare tracce del disperso, ha avviato il monitoraggio ambientale. Il "Giacomo Maria", quando è affondato, aveva, del resto, un "carico" di carburante ed olio e dunque è necessario che ci si preoccupi anche della tutela ambientale. Fino ad ieri, fino a quando le ricerche di superficie con le motovedette sono andate avanti, il monitoraggio per la tutela ambientale ha dato esito negativo.
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