Cronaca

Marrobbio, è il momento delle certezze: danni per oltre un milione di euro

L'impresa "Palombarus", prescelta dalla Protezione civile, arriverà questa mattina. In una settimana eliminerà i pericoli: recupererà il peschereccio "Iacone" che è, distrutto, sul fondo del porto e le 12 imbarcazioni colate a picco

Una imbarcazione colata a picco a causa del marrobbio

La stima è ancora approssimativa. I danni del marrobbio supereranno, però, il milione di euro. La Capitaneria di porto di Lampedusa ha aperto il "Registro dei danni a seguito di marrobbio". Fino ad ieri sera erano state 15 le segnalazioni acquisite. Ma i natanti pesantemente danneggiati - con falle nello scafo ed al motore - dovrebbero essere da 30 a 40. E per ognuna di esse si stima un danno di circa 10 mila euro. Mentre per i pescherecci - sono stati due quelli colati a picco - si stima un danno di 100 mila euro ognuno.

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Fra le oltre 30 piccole imbarcazioni ed i due pescherecci si arriva dunque ad un danno di oltre 500 mila euro. E poi ci sono i pontili e la stima, in questo caso, parla di almeno 100 mila euro. Danni ai quali si aggiunge la spesa di circa 200 mila euro, di cui 150 mila per i soli lavori, per rimettere tutto in sicurezza. E nel conteggio mancano ancora i danni strutturali alla viabilità: via Madonna, ad esempio, risulta essere sgretolata e compromessa in più punti. 

L'impresa "Palombarus" di Palermo, prescelta dalla Protezione civile regionale, arriverà questa mattina. In una settimana al massimo eliminerà ogni pericolo: recupererà il peschereccio "Iacone" che è, tutto distrutto, sul fondo del porto e le 12 imbarcazioni da diporto e da pesca più piccole che sono colate a picco. Ma ci sarà anche da mettere in sicurezza il pontile "Madonnina" che è stato letteralmente distrutto e tutti gli altri piccoli pontili che alla base sono instabili.

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A distanza di tre giorni da quelle onde anomale che hanno devastato il Porto Nuovo cominciano ad esserci le prime certezze sui danni. E sono certezze drammatiche.

Ieri, intanto, per conto del proprietario del motopesca "Anteo", è entrata in azione un'impresa di fiducia che ha provveduto a tallonare l'imbarcazione e poi, grazie ai sub lampedusani, è riuscita a tirare su il peschereccio che con una gru è stato avvicinato alla banchina e svuotato, grazie alle pompe, dell'acqua del mare. Operazioni delicatissime realizzate con il coordinamento e la vigilanza della Guardia costiera di Lampedusa e con l'intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento.

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Oggi, invece, con il traghetto di linea, giungerà l'impresa prescelta dalla Protezione civile. La Capitaneria di porto, in questi giorni, ha cercato - e c'è riuscita - ad evitare il peggio sul "fronte" dell'inquinamento. Perché quando i pescherecci e le imbarcazioni sono colate a picco c'è stato uno sversamento di gasolio. Sono state, infatti, posizionate delle panne assorbenti e le banchine sono state già bonificate.
 


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