Cronaca

La "guerra" della Scala dei Turchi, è il momento del confronto con i cittadini

Convocato un Consiglio comunale straordinario, martedì 21 marzo alle 18, per trovare una soluzione sulla gestione della scogliera

La Scala dei Turchi

Dopo il botta e risposta sulla gestione della Scala dei Turchi, che ha visto protagonisti il sindaco di Realmonte, Calogero Zicari, e il proprietario della scogliera, Ferdinando Sciabbarrà, il Consiglio comunale vuole fare chiarezza sulla vicenda.

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Per questo il presidente Mariella Frumusa ha convocato una seduta straordinaria ed urgente aperta al pubblico, martedì 21 marzo, alle 18, nel palazzo municipale, sperando in un momento di confronto con tutta la cittadinanza, per affrontare le criticità e trovare delle soluzioni sulla gestione del scogliera.

Tutto nasce dall'intenzione annunciata lo scorso autunno dal proprietario della scogliera di affidare all'associazione ambientalista Mareamico Agrigento la gestione del bene in vista della stagione estiva, facendo pagare un ticket d'ingresso di tre euro. Nei giorni scorsi il sindaco Zicari ha tuonato contro l'iniziativa, mettendo in dubbio la proprietà della scogliera e dichiarando di aver dato mandato ad un legale per verificare la "regolarità" della concessione. 

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Dall'altro lato, non si è fatta attendere la replica del proprietario Sciabbarrà, che attraverso l'associazione ambientalista, ha fatto capire di voler andare avanti con la concessione, dicendosi pronto anche a delimitare il bene. Ma non è finita, perché, l'indomani è arrivata anche la controreplica del primo cittadino di Realmonte, che è tornato sull’argomento con un lungo post su Facebook, in cui ha rilanciato promettendo l’ampliamento del belvedere sulla scogliera. "La salvaguardia e la gestione della Scala, ha rappresentato e costituisce, per noi, una priorità assoluta, di conseguenza, - ha annunciato il sindaco - adotteremo tutte le misure necessarie per impedire che su quel bene possa essere attuata qualsiasi forma di speculazione".

Si attende adesso di capire in che modo si risolverà la diatriba, nella speranza che il confronto tra cittadini ed istutizioni possa servire a dipanare la matassa. 


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