Cronaca

Il coraggio come sangue nelle vene, Erika: "A Londra la mia carriera ha subito una grande svolta"

Ha studiato il polacco, senza risparmiarsi mai, per poi intraprendere un nuovo ed ambizioso cammino

Erika Annense

Sei un attore, imprenditore, uno studente, o anche un "cervello" in fuga?  Abbiamo deciso di dare voce agli agrigentini fuori sede. Le loro esperienze, i loro racconti e le loro storie possono essere da esempio per chi ha voglia di tornare o anche di restare. Dedicheremo uno spazio settimanale, un focus che serva a raccontare le vite ormai lontane dall’ombra della Valle dei Templi. Un microfono aperto a tutti, una volta a settimana. Se un agrigentino fuori sede? Raccontati ad AgrigentoNotizie.

Una 25enne piena di sogni e con il coraggio da vendere. Da Agrigento a Cracovia il passo non è per nulla breve, Erika - il nostro volto della settimana - lo sa bene. Ha studiato il polacco, senza risparmiarsi mai, per poi intraprendere un nuovo ed ambizioso cammino. Ecco la storia di Erika. 

"Ciao, mi chiamo Erika, ho 25 anni e vivo all’estero da ormai sei anni. Subito dopo aver conseguito il diploma al Liceo Classico Empedocle ho lasciato Agrigento per trasferirmi a Cracovia, in Polonia , dove la mia avventura è iniziata. Ho lavorato in un’agenzia turistica mentre studiavo Polacco per circa sei mesi, fino a quando non mi sono imbattuta per caso in quella che sarebbe diventata la mia carriera nel mondo dell’ Informatica, Ho iniziato a lavorare come IT analyst per multinazionali che offrivano supporto tecnico ad aziende italiane , dove ho imparato le basi del supporto informatico e migliorato l’inglese. Dopo tre bellissimi anni in Polonia ho deciso di trasferirmi nuovamente, questa volta al di là della Manica nella soleggiata (si fa per dire) Inghilterra. A Londra la mia carriera ha subito una grande svolta, infatti con molta più esperienza sono riuscita a guadagnarmi un ruolo da IT Manager per un’azienda leader nell’ambito dell’advertising mondiale, chiamata Teads: sono la responsabile IT per cinque delle loro sedi, tra cui il nostro italianissimo ufficio di Milano". 

Ti manca la tua città?


Il mio rapporto con Agrigento è di odio ed amore. Ancora non riesco a capire come una città così ricca e bella possa essere poco valorizzata ed offrire davvero poco ai giovani ed ai turisti. Agrigento per me rappresenta la spensieratezza, le uscite in motorino in estate e l’aperitivo da Gianco al tramonto. Mi mancano tutte queste piccole cose che prima davo per scontato , ma oggi le apprezzo di più proprio perchè non sono sempre lì a portata di mano. Quello che mi manca di più è ovviamente la mia famiglia, specialmente adesso che la pandemia ha reso praticamente impossibile la mia visita annuale durante le vacanze di Natale e non vedo l’ora di poter tornare a riabbracciarli".

In cosa secondo te dovrebbe migliorare la tua città?

"Agrigento dovrebbe davvero rendersi conto di quanto potenziale è sprecato: Abbiamo delle bellezze naturali uniche ma dobbiamo continuare a lavorare sulle infrastrutture, i trasporti e a valorizzare davvero il turismo. Conosco tantissime persone che sono rimaste a lottare per Agrigento con idee rivoluzionarie ma si scontrano giornalmente con quella che è la prima cosa che andrebbe cambiata: la mentalità di certe persone. Dobbiamo pensare davvero in grande per Agrigento".

Hai un consiglio per i giovani agrigentini?

Ai giovani agrigentini consiglio di essere coraggiosi e di rischiare per quello che vogliono. Crescere in una città dove le possibilità sono limitate è dura, ma nulla è impossibile: siate chi davvero volete essere, senza curarvi di ciò che pensa la gente. E se non sapete cosa volete fare? Non abbiate paura, anche io a diciannove anni non avevo idea di cosa volessi fare da grande"

Sogni di tornare?

"Onestamente no. A Londra ho trovato anche l’amore e con il mio fidanzato stiamo pianificando un futuro insieme nelle campagne Inglesi. Quello che sogno è di poter tornare ogni anno in vacanza e vedere la mia  città valorizzata"

Qual è il tuo grande sogno professionale?

Mi sento davvero realizzata nel mio ruolo, ma mi piacerebbe affiancare mia professione con la possibilità, un giorno, di comprare e restaurare un vecchio casale nelle campagne Inglesi e farne un B&B.


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