Cronaca

Emergenza nel centro storico, un altro edificio rischia di crollare

Dopo lo sgombero della palazzina di via Cobaitari, dove poche settimane fa è venuto giù un muro, è in serio pericolo un altro stabile nella vicina via Recinto Oblati

Un tratto della via Recinto Oblati (foto: Google Street View)

Si susseguono uno dopo l'altro i casi di edifici a rischio di crollo nel centro storico di Agrigento. Dopo lo sgombero della palazzina di via Cobaitari, dove poche settimane fa è venuto giù un muro, è in serio pericolo un altro edificio della vicina via Recinto Oblati, nel quartiere di Santa Croce.

Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha firmato un'ordinanza di messa in sicurezza ed i proprietari hanno 30 giorni per provvedere ai lavori necessari. Ad accertare il rischio di crolli sono stati i responsabili del settore Infrastrutture del Comune.

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Qualora i lavori non vengano ultimati nei tempi stabiliti dall'ordinanza, l'amministrazione comunale sarà costretta a chiudere, per motivi di sicurezza, il tratto della via Recinto Oblati interessato dal rischio di crollo. Se ciò avverrà - avverte il sindaco - "considerato che la soppressione del suolo pubblico della via Cobaitari si traduce in una occupazione del suolo pubblico sarà applicata a carico del condominio dell'immobile il pagamento della Tosap, commisurata al singolo giorno e per tutti i giorni sino alla rimozione del pericolo". 

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Alla fine dei lavori, i proprietari dovranno produrre una relazione firmata da un tecnico abilitato con cui si accerta la rimozione di tutti i pericoli per la sicurezza pubblica. In caso di inottemperanza il Comune avviserà l'autorità giudiziaria. "La diffida - si legge nell'ordinanza del sindaco - non costituisce autorizzazione per i lavori di consolidamento, ricostruzione e ristrutturazione che deve essere preventivamente richiesta all'ufficio Urbanistica, all'ufficio del Genio civile per la parte statica e alla Sovrintendenza ai Beni culturali per la parte dei vincoli". 

 

Stretta dell'amministrazione anche per quanto riguarda il caso di via Madonna della Neve, dove un mese fa una vecchia casa si è sbriciolata. Prima un cedimento strutturale dell'edificio, e poi, dopo pochi giorni, un nuovo crollo, con i massi finiti anche in strada. Adesso arriva una nuova ordinanza del sindaco che intima ai proprietari della palazzina di provvedere alla messa in sicurezza entro una settimana. Anche in questo caso, qualora non venga dato seguito all'ordinanza, l'amministrazione provvederà ad avvisare l'autorità giudiziaria.  

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