Cronaca

Akragas, Alessi blinda Tirri, l'ad: "Le parole su mio figlio mi hanno fatto male"

Il presidente del cda biancazzurro, vorrebbe trattenere ad Agrigento, l'amministratore delegato. "Lui - dice l'imprenditore agrigentino - ha fatto il bene della società"

Peppino Tirri

Silvio Alessi e Peppino Tirri, il presidente del Cda biancazzurro e l’amministratore delegato, arrivano insieme allo stadio “Esseneto”. Chiusa la sessione invernale del calciomercato, i due tornano a parlare. In queste ore, le dimissioni di Tirri sono diventate quasi un affare comune. Dimissioni, che lo stesso Alessi però, non avrebbe voglia di accettare. L’atto di fede di Marcello Giavarini, ha salvato l’Akragas. La sua firma sulla fidejussione, ha tolto il club da una pesante squalifica. Adesso, tocca ricominciare. Tirri, è un fiume in piena, deciso a fare quel passo indietro che tutti gli chiedono, tutti tranne lo staff biancazzurro e Silvio Alessi.

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“Il mio nome corre molto velocemente, tra la stampa ma anche per bocca di politici e imprenditori, ma anche azionisti vari - ha detto Tirri. Dicono che il problema sono io, proponendo un mio passo indietro per il bene dell’Akragas. Dopo avere salvato questa squadra la prima volta, mi sono impegnato ad andare avanti lo stesso. L’azionista di maggioranza prende la distanze. Le mie dimissioni le presenterò all’assemblea dei soci, decideranno loro. Prospettive? Io il mio lavoro l’ho fatto. C’è sempre una piccola confusione però. Cosa mi ha fatto male? E’ stato tirato in ballo mio figlio. Lui ha lavorato con l’Akragas, è vero. Ha portato ad Agrigento, i vari Muscatt e Dyulgerov. Quanto ha guadagnato mio figlio con l’Akragas? Tremila euro in un anno e mezzo. Altri, hanno imposto dei giocatori e quelle cifre, percependo le stesse cifre, in un solo mese, malgrado quei giocatori passeggino. Questa cosa si, mi ha fatto molto male. Il mercato? I nostri giocatori sono stati ambiti da top club, io ho fatto semplicemente quello che la società mi ha chiesto”.

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Accanto a Tirri, Silvio Alessi. Il presidente del cds, parla chiaro.  "Ho sempre detto che questo non è un momento felice. Abbiamo superato il primo step, che è quello della fidejussione. Momento superato da un grande gesto di amore e di professionalità di Marcello Giavarini. Non è stato facile. Lui è stato ricoperto da insulti, gesti che vanno al di là dello sport. Ho chiesto scusa a nome della città, anche se non toccava a me. La situazione non resta facile. Giavarini mi ha confermato la sua voglia di lasciare. Le nostre porte sono sempre aperte a tutti, ma con volontà serie e concrete. Tirri? Sarà compito dell’assemblea dei soci. Io però, voglio ribadire il grande lavoro che ha fatto Peppino Tirri per la squadra. Lui, ha il merito di avere portato ad Agrigento, dei giocatori giovani e importanti. Per i nostri giocatori a Milano – sottolinea Silvio Alessi – molte  società erano davvero in fila. Abbiamo dovuto quasi regalare, i nostri giocatori. L’apporto di Peppino Tirri è fondamentale. Ognuno di noi deve essere consapevole, che Tirri non è un problema. Il male, sono i problemi economici. Senza di lui, la squadra non ha un grande futuro, i problemi si possono raddoppiare invece di dimezzare. Io amo Agrigento, ma questa società deve dire anche grazie a Giavarini. Al suo posto, da non agrigentino, non so come avrei reagito a certi insulti. Lui, non ha abbandonato nessuna nave. Rivalità? Sono rivalità calcistiche, sono ovunque, le persone non si devono offendere in modo personale, questo non è sport. Hanno offeso due persone, gente che ha contribuito alla causa dell’Akragas in maniera attiva. La LegaPro esiste, grazie a Giavarini, Tirri, Alessi ma anche tutto il nostro staff”.

Silvio Alessi, poi, fa un appello: "Vorrei che tutti insieme cercassimo di risolvere i problemi dell’Akragas. Chi ha voglia investire, si faccia avanti. Adesso, dobbiamo supportare dal punto di vista economico questa società, diamo un segnale tangibile affinché si possa ricostruire questo ‘giocattolo’, che ad oggi purtroppo si sta rompendo. L’Akragas merita di restare in LegaPro. Questi ragazzi, meritano tanto, sabato mi sono davvero emozionato. Ripensamenti di Giavarini? Se qualcosa cambiasse, penso che con lui, potrebbe ascoltarci".


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