Cronaca

Troppi immigrati in città, stop ai centri d'accoglienza ed alle case minori

L'amministrazione, in questi giorni, starebbe lavorando al documento che consenta al capoluogo di "mettersi in linea" con i nuovi indirizzi. Un atto che rappresenta anche una risposta, tra l'altro, alle proteste che si sono susseguite

Un gruppo di immigrati appena sbarcati (foto ARCHIVIO)

Nessun altro centro per l'accoglienza dei migranti, specie in centro storico, né nuove case per minori non accompagnati. Sarebbe questa per Agrigento la diretta conseguenza della "convenzione" stipulata tra ministero dell'Interno ed Anci che, con un'apposita circolare, hanno non molto tempo fa fissato dei "parametri" che stabiliscono l'intensità della presenza di immigrati in rapporto alla popolazione.

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L'amministrazione, quindi, in questi giorni starebbe lavorando ad una delibera che consenta al capoluogo di "mettersi in linea" con i nuovi indirizzi. Un atto che rappresenta anche una risposta, tra l'altro, alle proteste che si sono susseguite negli ultimi tempi rispetto al proliferare di iniziative per l'accoglienza di immigrati.

Le nuove linee di indirizzo sono finalizzate a garantire una corretta integrazione - che verrebbe meno con rapporti sbilanciati - . Ma sono anche finalizzate ad "alleggerire" le città che "già fanno la loro parte in tema di accoglienza", e ad evitare rischi di tensioni sociali.

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"Il nostro Comune, rispetto alle scelte operati in precedenza, si trova fuori da questi parametri - ha detto il sindaco Lillo Firetto - e per questo dobbiamo assolutamente limitare anche quelle iniziative che si sperava potessero fare da propulsore di sviluppo ma poi tali non si sono rivelate". 


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