Psicologia della notizia

Anno nuovo, vita nuova

Il Capodanno è sostanzialmente la festa del passaggio tra quel passato non sempre soddisfacente a quel futuro che si spera sia sempre migliore. E se tradizione vuole che si buttino dalla finestra le cose vecchie per propiziare l’arrivo di cambiamenti e di fortuna, pare che anche il nostro corpo e la nostra mente sentano il bisogno di rinnovarsi

Il calendario segna oggi “sabato 27 Dicembre 2014”. Mancano cinque giorni all’inizio di un nuovo anno e ciascuno di noi sarà stato investito dalla solita consuetudine dei buoni propositi, così automatica, così naturale, così innata nella natura dell’uomo da non poterne fare a meno.

Il Capodanno è sostanzialmente la festa del passaggio tra quel passato non sempre soddisfacente a quel futuro che si spera sia sempre migliore. E se tradizione vuole che si buttino dalla finestra le cose vecchie per propiziare l’arrivo di cambiamenti e di fortuna, pare che anche il nostro corpo e la nostra mente sentano il bisogno di rinnovarsi, di liberarsi da questi aspetti negativi che non ci piacciono per aprirci ad un futuro ricco di positività e di miglioramenti.

“Anno nuovo vita nuova”: è questo infatti il motto che preferiamo di più pronunciare, come se in questa frase fosse racchiusa tutta la nostra voglia di rinascere e lasciarci alle spalle vecchie abitudini e parti di noi che non ci hanno permesso di assaporare al meglio i 365 giorni appena trascorsi. “A gennaio mi metterò a dieta, a gennaio smetterò di fumare, a gennaio mi scriverò in palestra, a gennaio mi dedicherò più agli altri”, etc. A gennaio…troppe cose da fare per riuscirci realmente!

Gennaio è solo il primo dei 12 mesi che abbiamo a disposizione per cambiare la nostra vita e se ci proponiamo grandi obiettivi in brevissimo tempo sarà scontato il fallimento. Come affrontare quindi questa voglia di cambiare e come poterci riuscire realmente? Innanzitutto funzionale al successo sarà il non imporsi le cose ma scegliere di cambiare, valutando e riconoscendo i propri limiti e stabilendo delle mete e delle priorità personali.  

Sarà buono partire così da due, tre al massimo obiettivi precisi che siano potenzialmente realizzabili senza proporsi contemporaneamente troppi traguardi indefiniti e vaghi rischiando così di fallire e di dirsi che non si è all’altezza del compito, con conseguente effetto sull’autostima.

Darsi poi un tempo per realizzarli proporzionale all’obiettivo, distinguendone anche le diverse tappe e appuntandosi settimanalmente i passi compiuti.Condividere con qualcuno la propria volontà al cambiamento, cercando di coinvolgerlo e chiedendo di stare dalla nostra parte; e se sarà necessario allontanare quelle persone che volontariamente o involontariamente ci influenzano in maniera negativa. 

In sostanza il segreto pare essere quello di saper scegliere le proprie intenzioni, saper valutare le proprie risorse e saper scandire i propri tempi. In più, riconoscere che il cambiamento è difficile e che si può anche fallire è già un buon modo per iniziare un percorso di miglioramento, riprovando anche di fronte a una delusione e cercando di cogliere anche un minimo insegnamento da ogni piccolo tentativo compiuto.

Anche l’anno che ci stiamo lasciando alle spalle avrà avuto i suoi momenti brutti, sarà ricordato per le delusioni ed amarezze ma sono sicura che analizzandolo bene ci saranno stati anche momenti buoni, da conservare e da portare con sé in un nuovo cammino che non è altro che la continuazione della nostra vita dal quale si possono trarre spunti e incentivi sui quali lavorare per affinarli e renderli migliori in questo 2015 alle porte.

Buona fine e buon inizio, a tutti voi.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psiconcologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it