Colonne d'Ercole

Girgenti acque, 23 anni all'alba

Lo «sconto» di avvio attività che tutti quanti abbiamo loro concesso è finito anche perché da sette anni (sette anni!) aspettiamo che nessuno degli utenti di Girgenti Acque debba ricorrere ad autobotti, bidoni e fontanelle

Il prospetto turni di Canicattì

La onlus Girgenti Acque dunque, per abbattere i costi (visto che, dicono, non ci guadagnano),  si è pure dotata di un servizio postale interno. Ha comprato le automobili in Cina e darà ai suoi dipendenti le biciclette elettriche così consegneranno le bollette risparmiando sul francobollo e sul carburante. 

Ottimo. Mi chiedo però quando la società che per trenta anni dovrà gestire il servizio idrico integrato - e ne mancano ancora ventitré - comincerà ad occuparsi di quello per il quale è stata chiamata: distribuire l'acqua in modo efficiente, farla finita con gli autobottisti, i bidoni e le file alle fontanelle. Sono passati sette anni (sette anni!) e ancora aspettiamo. La favola dei primi anni, secondo cui la situazione rispetto al passato è migliorata, non regge più. 

Lo «sconto» di avvio attività che tutti quanti abbiamo loro concesso è finito anche perché da sette anni (sette anni!) aspettiamo che nessuno degli utenti di Girgenti Acque debba ricorrere ad autobotti, bidoni e fontanelle. Che poi, come spesso accade, dicano che l'acqua è ancora razionata (razionata!) perché il Tre Sorgenti o Sicilacque non dà loro abbastanza materia prima è irrilevante: vi siete presi in concessione un servizio per la collettività, il come procurarvi l''acqua non è affare nostro, ma solo vostro. Quella che vedete qui al fianco è il prospetto dei turni di distribuzione di Canicattì. La «S» rappresenta il giorno in cui l'acqua viene distribuita, quindi ogni cinque (cinque!) o sei (sei!) giorni. Si può continuare così? Ma coraggio, hanno ancora 23 anni di tempo per far sì che finalmente rispettino il contratto con gli utenti.