Colonne d'Ercole

Renziano o assessore di professione?

Tutti al rimorchio del sindaco di Firenze. E siccome questi hanno fiutato la carne eccoli che si gettano a capofitto sulla nuova «corrente» del Pd

Matteo Renzi

Tutti al rimorchio del sindaco di Firenze Matteo Renzi visto, da chi intende la politica come professione, come l'unica verà «novità» di questo Paese. E siccome questi hanno fiutato la carne eccoli che si gettano a capofitto sulla nuova «corrente» del Pd (si può chiamarla ancora col suo nome e cioè corrente?) con la malcelata speranza di trovare una bella collocazione. 

Lasciamo stare il sindaco Marco Zambuto che col Pd e con la tradizione di sinistra c'entra come i cavoli a merenda. Ma i personaggi visti all'ultima convention dei renziani fa venire la pelle d'oca, se non altro perché c'erano facce che l'ultima volta - per dire - erano state segnalate al fianco di Eugenio D'Orsi e della sua Giunta non esattamente di sinistra. 

Si dirà: ma il Pd faceva parte di quella giunta. Vi dirò: ma perché, fatte salve alcune eccezioni, il Pd agrigentino che è di sinistra? Ora fermo restando che i partiti sono delle libere associazioni che sono ovviamente libere di prendere tra i propri soci chi vogliono, i movimenti delle ultime settimane dimostrano come ad Agrigento i partiti siano visti come degli autobus per arrivare senza fatica verso un obiettivo che il più delle volte è di natura personale: mi candido qui, mi nominano assessore là, do quell'incarico a mio fratello, etc etc. 

Insomma roba vecchia ad Agrigento. Ma solo qui da noi può accadere che la roba vecchia riesca a seppellire prima ancora di nascere quello che oltre lo Stretto è considerato nuovissimo. E che quelli che hanno seguito Renzi quando ancora il Pd era ubriaco di Bersani ora siano costretti a fare spazio ai renziani dell'ultima ora.